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Cenni Storici biblioteca Santa Maria La Nuova
 
 
La costituzione del primo nucleo di libri della biblioteca “Santa Maria La Nuova” si deve all’arrivo a Monreale, nella seconda metà del XII secolo, di cento monaci benedettini che, per volere di Guglielmo II, presero possesso del monastero da lui fondato. Il re normanno assegnò loro molti privilegi: elevò l’abate a dignità di arcivescovo e dotò l’abbazia di “libris et sacris vestibus argento et auro”. I monaci ebbero grande cura nel custodire nella sacrestia del Duomo, insieme ai paramenti sacri, i libri ricevuti in dono e le pergamene regie e pontificie relative ai privilegi di cui l’abbazia di Monreale godeva, raccolti nel “Tabulario di Santa Maria Nuova” conservato oggi presso la Biblioteca Centrale della Regione Siciliana “A. Bombace”. Tuttavia la morte di Guglielmo II e l’incalzare di vari eventi politici e religiosi portarono allo spopolamento del monastero ed alla dispersione dei libri.
Sarà il Cardinale Ausias Spuig de Podio, Arcivescovo di Monreale dal 1458 al 1483, a ripopolare il monastero e ad incrementare con 34 volumi ciò che rimaneva di quel primo nucleo librario della biblioteca del Duomo, anche se non se ne sa l’effettiva consistenza in quanto, negli inventari delle suppellettili del tesoro della chiesa, redatti in occasione delle consegne ai vari tesorieri, il numero dei libri elencati varia di volta in volta.
 
A causa della difficile convivenza tra benedettini e clero secolare nel 1591 l’Arcivescovo Ludovico II Torres smembra l’antica biblioteca del Duomo ed assegna una parte dei libri al Seminario arcivescovile, da lui fondato, un’altra parte al Convento dei Cappuccini, fondato dal suo predecessore Ludovico I Torres, e una piccola parte ai benedettini.
 
Nel 1609, grazie all’iniziativa del benedettino Vincenzo Barralis, venne realizzata all’interno del monastero una biblioteca che ebbe come primo bibliotecario padre Vincenzo da Lucerame.
 
Intorno alla seconda metà del XVIII secolo i monaci benedettini, fecero ricostruire sull’antico refettorio, ubicato all’interno del Complesso monumentale “Guglielmo II”, il nuovo monastero. Essi destinarono a biblioteca un ampio salone con volte a botte affrescate e con pavimento di antica maiolica bianca.
 
La biblioteca fu ad uso esclusivo dei monaci e degli studenti della scuola di noviziato fino al 1866, anno della legge di soppressione delle corporazioni religiose. Nel 1875 il monastero venne ceduto al Municipio e nel 1877 fu istituita la Biblioteca Comunale di Monreale “Santa Maria La Nuova”, al cui patrimonio bibliografico antico si aggiunse anche quello dei benedettini della vicina frazione di San Martino delle Scale e quello dei cappuccini del luogo.
 
Il patrimonio antico, collocato all’interno di pregevoli scaffalature lignee a vista con scanalature dorate, è costituito da oltre 10.000 edizioni del XVI, XVII e XVIII secolo, e da un nucleo di pregiati manoscritti miniati di epoca medievale, di incunaboli e di altre rarità bibliografiche, fra cui un frammento di Evangelario del sec. XI, adoperato come rivestimento per libri, vergato nello scriptorium del monastero benedettino di Cava dei Tirreni, ed acquisito con l’arrivo dei primi monaci a Monreale.
 
Sono meritevoli di menzione alcuni manoscritti medievali, quali i Vaticinia Pontificum, manoscritto del XIII secolo, una Bibbia latina in pergamena del XIII-XIV secolo, ed ancora libri d’ore e raccolte di salmi. Il Fondo comprende al suo interno anche un nucleo di codici medievali rari in pergamena, alcuni codici miniati di scuola bolognese, napoletana e siciliana del XV secolo, codici cartacei in lingua araba, un esemplare del primo libro stampato in Sicilia nel 1478, un Erbario manoscritto del ‘700, varie edizioni aldine, giuntine ed elzeviriane, oltre a trattati giuridici, filosofici e teologici, a raccolte di lettere e atti notarili.
 
Vanno menzionate anche due carte topografiche del XVI e del XVIII secolo. La prima, progettata da Ludovico Rodanini e pubblicata a Roma nel 1597, rappresenta il vasto territorio dell’arcivescovato di Monreale con la dislocazione dei suoi 72 feudi e doveva corredare la Historia della Chiesa di Monreale di Giovanni Luigi Lello pubblicata a Roma l’anno precedente; la seconda è un disegno che rappresenta la città di Palermo in occasione del terremoto del 1 settembre 1726 realizzato da Domenico Campolo su carta ad inchiostro acquerellato.
 
La biblioteca, negli anni 1940 e 1960, si arricchisce ulteriormente di antichi volumi a stampa grazie ai doni provenenti dalle biblioteche private di Giovanni Maria Comandè, scrittore monrealese, e del professore Giuseppe Polizzi, uomo molto colto originario di Monreale.
 
Il Fondo moderno della Biblioteca è ubicato presso i locali dell’ex “Ospedale S. Caterina”, edificio storico edificato nel 1646, commissionato dall’Arcivescovo Giovanni Torresiglia. L’edificio, sito all’inizio della cinquecentesca via “Ranni”, oggi corso Pietro Novelli, si presenta con una splendida facciata barocca ad andamento sinusoidale e sorge al centro dell’abitato storico, posizione che consente una fruizione ottimale dei servizi che la Biblioteca offre agli utenti. Particolarmente curate sono le sezioni relative alla religione, filosofia, psicologia, pedagogia, didattica, storia locale e narrativa moderna. Notevole attenzione, inoltre, viene dedicata alla narrativa per i bambini e gli adolescenti a favore dei quali si promuovono svariate attività culturali; tra queste sono da segnalare l’adesione all’iniziativa “Nati per leggere”, il progetto di animazione e lettura ad alta voce e quello della costruzione di un libro.
 
 Tel. 091 6564650
 
SANTA MARIA LA NUOVA LIBRARY
 
“Santa Maria La Nuova” Library was founded during the second half of the12th century, when a hundred of monks arrived in Monreale and, at the behest of William II, took possession of the abbey, that he had founded. The Norman king granted them a lot of privileges: he appointed the Abbot Archbishop and gave to the Abbey “libris et sacrisvestibusargento et auro”.
In the sacristy of the Duomo, the monks carefully preserved the gifted books as well as the holy garments and the royal and pontifical parchments, related to the privileges granted to the Abbey – collected in the “Tabulario di Santa Maria Nuova”, kept at “A. Bombace” central Library. However, William II’s death and the occurrence of various political and religious events led to the depopulation of the Abbey and to the dispersion of books.
It was Cardinal AusiasSpuig de Podio, Archbishop of Monreale from 1458 to 1483, who re-populated the Abbey and improved with 34 volumes the number of the books left at the Duomo Library. However, the exact number of books is unknown, because there are different data in the inventories of the church.
 
In 1591 due to the difficult coexistence between Benedettini and the secular clergy, the Archbishop Ludovico II Torres divided the ancient Duomo Library and distributed part of the books to the archdiocesan seminary - founded by him - and to the Capuchins monastery – founded by his forerunner Ludovico I Torres - and he gave another part to the Benedettini.
 
In 1609 thanks to the initiative of the Benedictine Vincenzo Barralis, a library was built inside the monastery and its first librarian was Father Vincenzo da Lucerame.
 
Around the 2nd half of 18th century, the Benedettini had the monastery rebuilt on the ancient refectory, housed inside the monumental complex “Guglielmo II”. The large hall with a frescoed vaulted ceiling and a white tiled floor was turned into a library.
 
The library was used solely by monks and students of the novitiate until 1866, when the religious corporations were suppressed. In 1875 the monastery was ceded to the City Hall and in 1877 the town library “Santa Maria la Nuova” was inaugurated. Its ancient bibliographic heritage includes also the books of the Benedettini from San Martino delle Scale and the books of the local capuchins.
 
The artistic heritage, located inside high-quality wooden shelves with golden grooves, consists of over 10.000 editions (of the 16th, 17th and 18th century), of precious medieval manuscripts, incunabula and other bibliographical rarities, including a Gospel fragment form the 11th century, used as a covering for books. This fragment was written in the scriptorium of the benedictine monastery of “Cava deiTirreni” and acquired with the arrival of the first monks in Monreale.
 
We also have to mention some medieval manuscripts, such as the “VaticiniaPontificum”, 13th century manuscript, a 13th-14th century latin Bible bound in parchment, but also golden books and collections of Psalms. The fund of the library includes a nucleus of rare medieval manuscripts bound in parchment, some 15th century miniated manuscript (by Bolognese, Neapolitan and Sicilian Schools), paper codes in Arabic, a copy of the first book printed in Sicily in 1478, a 18th century manuscript herbarium, various Aldine, Giuntine and Elzeviriane editions, as well as legal, philosophical and theological treatises and a collection of letters and notarial deeds.
 
 
Just as important are the two topographic maps dating back to the 16th and 18th century. The first one, created by LudovidoRodanini and published in Rome in 1597, represents the vast territory of the Archbishopric of Monreale, with his 72 fiefs and it was supposed to complete the “Historia della Chiesa di Monreale” by Giovanni Luigi Lello, published in Rome the previous year. The second map is a watercolor drawing representing the city of Palermo, after the earthquake of September 1, 1726, realized by Domenico Campolo.
 
 
During the 40’s and 60’s, the library was enriched with ancient printed volumes, thanks to the donations from the private libraries of the writer Giovanni Maria Comandè, and of professor Giuseppe Polizzi, highly educated man, both from Monreale.
 
 
The modern fund of the library is located into the former “Ospedale S. Caterina”, historic building established in 1646, commissioned by the Archbishop Giovanni Torresiglia. The building, at the beginning of the 16th century via “Ranni” (Corso Pietro Noveli), has a beautiful baroque façade with sinusoidal shape and it stands in the historical town center, position that allows optimal use of the services offered by the library. The sections on religion, philosophy, psychology, pedagogy, didactics, local history and modern narrative are particularly rich. Another important and rich section is that of narrative for children and adolescents, for whom various cultural activities are promoted. Among them, we have to mention the initiative “Nati per leggere”, a project of animation and reading aloud and the project of the construction of a book.
 
Phone : 091 6564650
 
 



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