La famiglia Novelli si stabilisce a Monreale nel 1510. Pietro Antonio Novelli, il padre del famoso pittore, è pittore anche lui ed è in contatto con pittori fiamminghi ben introdotto nell'ambiente aristocratico palermitano.
I lavori di restauro del duomo vengono affidati a lui, come pure importanti lavori di pittura. Appartengono a lui il quadrone della Madonna del Carmine, nella Chiesa omonima, il quadro di S. Castrenze nel duomo, altre pitture nella chiesa di S. Castrenze e in quella di S. Antonio. La casa della famiglia Novelli si trovava all'incrocio tra l'attuale via Pietro Novelli con l'attuale via Guido Baccelli. In essa, il 2 marzo 1603, nasce Pietro Novelli. |
|
Ebbe dal padre oltre al sangue, l'amore all'arte e il primo tipo e l'ideale dell'arte. Egli infatti apprende giovanissimo il disegno e la pittura, ma dà ben presto prova della sua capacità distaccandosi dai modelli del padre, per dare una sua capacità distaccandosi dai modelli del padre, per dare una sua personale impronta alle sue prime opere. In casa riceve anche la prima istruzione. Prosegue quindi gli studi a Palermo, presso il cav. Carlo Ventimiglia, celebre letterato, matematico, astronomo ed architetto. Sposando Costanza Di Adamo, il primo ottobre 1623, alla parrocchia della Kalsa, acquista la cittadinanza palermitana. In quegli anni si trovava a Palermo il pittore fiammingo Van Dych, al cui influsso il Novelli ammorbidisce i suoi colori, togliendo i toni aspri propri della sua prima giovinezza, dovuti soprattutto all'influsso paterno. |